FRANCIACORTA E DINTORNI - Oscar Giazzi
Texto em Italiano: FRANCIACORTA E DINTORNI
Cari amici lettori,
comincia con questo articolo una nuova avventura per presentarvi i vini, e non solo, dei territori italiani, partendo dalla Franciacorta e zone limitrofe.
La storia del territorio
La Franciacorta si trova nel cuore della Lombardia, a due passi da Milano, affacciata sulle sponde del Lago d’Iseo, in un’area di circa 200 chilometri quadrati che comprende 19 comuni della Provincia di Brescia. Le sue dolci colline, delimitate ad ovest dal fiume Oglio e a nordest dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche, devono le loro antichissime origini ai ghiacciai che, ritirandosi oltre 10.000 anni fa, hanno creato l’anfiteatro all’interno del quale ha preso vita la Franciacorta.
L’origine morenica dona ai terreni di quest’area una straordinaria ricchezza minerale, che unita all’eterogeneità che compone i suoli, costituisce l’elemento distintivo di una viticoltura di qualità, pienamente apprezzabile nelle caratteristiche sensoriali di ogni Franciacorta.
Sulle colline della Franciacorta, la coltivazione della vite ha origini remote, come testimoniano i rinvenimenti di vinaccioli di epoca preistorica e gli scritti di autori classici quali Plinio, Columella e Virgilio. Il ricco materiale archeologico di età preistorica rinvenuto, come ad esempio i resti di palafitte ritrovati nella zona delle Torbiere del Sebino, racconta come qui si stanziarono popolazioni primitive, alle quali subentrarono via via i Galli Cenomani, i Romani e i Longobardi.
La coltivazione della vite fu una costante della Franciacorta, dove, dall’epoca romana al periodo tardo-antico fino al pieno medioevo, crebbero vigneti anche grazie alle favorevoli condizioni climatiche e pedologiche. Con alti e bassi, la viticoltura in queste terre non s’interruppe mai.
La storia della Franciacorta è stata fortemente caratterizzata dalla presenza di grandi enti monastici che qui avevano, già prima del Mille, grandi possedimenti e che fecero una grande opera di dissodamento, bonifica e coltivazione del territorio. Tra i più attivi c’era il monastero femminile di San Salvatore (in seguito intitolato a Santa Giulia di Brescia), fondato dal re Longobardo Desiderio e da sua moglie Ansa nel 753, le cui proprietà franciacortine sono documentate dal Polittico di Santa Giulia, un antico codice della seconda metà del IX sec..
Nella stessa epoca, tuttavia, erano presenti numerose altre corti monastiche, tra le quali quelle di Clusane (priorato cluniacense), Colombaro (cella di Santa Maria), Timoline (corte di Santa Giulia), Nigoline (corte di Sant’Eufemia), Borgonato (corte di Santa Giulia) e Torbiato (corte dei monasteri di Verona e di San Faustino di Brescia).
Il primo documento che ci fornisce notizia di proprietà in Franciacorta da parte del monastero bresciano di San Salvatore, divenuto poi di Santa Giulia, risale al 766. Si tratta del diploma con cui Adelchi, figlio del re Desiderio, donava al monastero tutti i beni avuti dal nonno Verissimo e dagli zii Donnolo e Adelchi, fra cui anche alcuni possedimenti in questa zona.
Dopo questi cenni storici sul territorio inizieremo il nostro viaggio sensoriale attraverso la descrizione dei terreni, dei vitigni, del metodo di produzione delle famose “Bollicine di Franciacorta” o come corretto chiamarle Franciacorta DOCG.
Por: Oscar Giazzi